Barolo

Barolo

La regola è semplice: più è buono il vino che usi per cucinare, più buono verrà il piatto.
E allora usiamo il re dei vini, il vino dei re.

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Dici “risotto al Barolo” e ti immagini una ricetta complicatissima. Tutt’altro.

Ti serve un buon Barolo e un buon riso. E pochissimi altri ingredienti.

Prendiamo una bottiglia di buon Barolo. Attenzione a non spulciare in cantina una bottiglia piena di ragnatele che magari sarà più adatta a essere rivenduta a un collezionista che a essere degustata. Quando si apre la bottiglia di vino per cucinare, sempre meglio assaggiarne un pochino. Perché se il vino non è buono, tutto il tempo, il lavoro di preparazione in cucina e gli ingredienti sono sprecati. Meglio essere prudenti prima che arrabbiati dopo.

Allora, il Barolo, dicevamo. Apri la bottiglia, annusa, versatene un dito e assaggialo. Già questo è un momento di piacere supremo. Poi prepara il brodo, con un bel ritaglio di carne fresca, una cipolla, una carota, uno spicchio d’aglio sbucciato e chiodi di garofano.

Fai tostare il riso in una nuvola di burro, poi versa un bicchiere abbondante di Barolo e lascialo evaporare lentamente. Quando il riso è quasi asciutto, versa il brodo con un colino per evitare che caschino nel riso le verdure, la carne e i chiodi di garofano. Fai in modo che il riso sia sempre ben coperto di brodo durante la cottura.

Intanto gratta una dose molto abbondante di parmigiano, che verserai a fine cottura per mantecare il risotto. Servi nei piatti, e gusta insieme al Barolo che hai aperto per l’occasione.

Per il risotto al Barolo consigliamo il Buon Riso Carnaroli.